Intervista al dott. Gerardi, docente del corso e astrologo del diritto del lavoro
Buongiorno dottore, entriamo subito nel vivo: perché partecipare al corso di paghe e contributi in partenza il 9 maggio? Qual è il vantaggio che l’utente ottiene a fine corso?
Buongiorno! Partecipare al corso vuol dire che allievi volenterosi e alle prime armi in tema paghe e contributi riceveranno informazioni chiare sulle procedure legate all’elaborazione paghe e all’evoluzione normativa che ne è seguita, soprattutto in ambito di contrattualistica.
Il vantaggio finale dei partecipanti sarà quindi ricevere gli strumenti per un costante aggiornamento sulla normativa, ma soprattutto un approccio pratico nella materia di amministrazione e gestione del personale, al fine di addivenire a dati numerici certi per una delle voci fondamentali di bilancio: il costo del personale.
C’è qualcosa che differenzia questo progetto dalla generalità di percorsi formativi sul tema?
Mi devo ripetere ma almeno è chiaro il mio metodo: assoluto taglio pratico e impostazione democratica della lezione… Ovvero – a prescindere dal percorso di studi e dalle mansioni/professioni ricoperte – tutti avranno la possibilità di immagazzinare e poter raggiungere l’obiettivo. E poi, pratica pratica e ancora…pratica!
Arriviamo alla normativa lavoristica: che direzione sta prendendo?
Questo nostro incontro segue il decreto legge che il 17/03/2017 ha abolito le collaborazioni accessorie (meglio note come lavoro a voucher), ma non è detto che venga convertito in legge nei prossimi 60 giorni. Questo significa che la normativa lavoristica è contradditoria, estemporanea ed estremamente mutevole! Per questo è molto importante che un aspirante addetto paghe abbia conoscenza degli strumenti basilari, per poter poi analizzare qualunque testo normativo o circolare del Ministero del lavoro o dell’INPS. Su questo assicuro che lavoreremo molto il Dott. Galli ed io durante le lezioni!
Quali saranno, in estrema sintesi, le principali novità nel 2017?
Sul Jobs Act si sono sollevate tante aspettative che di fatto nel 2017 non trovano più ragion d’essere. Il dato che rimane è che si è ottenuta una semplificazione nei licenziamenti ed una razionalizzazione degli ammortizzatori sociali tali per cui all’azienda conviene di più licenziare che sospendere una posizione attivando una cassa integrazione. Riprendendo il discorso sul ”famoso” lavoro accessorio, posso prevedere che i voucher torneranno, prendendo spunto dal modello francese per gli utilizzatori domestici e dal modello del mini-job tedesco per le imprese.
Da un altro punto di vista, il recupero di competitività a mio parere dovrà passare più che attraverso l’ennesima riforma del mercato del lavoro, attraverso una crescita della produttività tramite investimenti e innovazione. Su questi punti già la legge di bilancio 2017 ha destinato ingenti risorse.
Veniamo al progetto Risorse umane – Gestione specialistica del rapporto di lavoro: a chi è rivolto e quali obiettivi si pone?
Sia il sottoscritto che il collega Dott. Galli, propendiamo per una preparazione attenta alla cultura aziendalista. Un focus particolare verrà dedicato agli sgravi contributivi di volta in volta messi a disposizione dal legislatore, all’analisi del costo del lavoro e all’elaborazione di budget del personale. Dunque il progetto risorse umane è rivolto prima di tutto a manager e impiegati/e che operano nell’area amministrazione e gestione del personale e poi può coinvolgere impiegati/e di studi professionali che vogliano ampliare la tipologia di servizi che offre il proprio studio.
Grazie per le previsioni Dott. Gerardi e buon… lavoro!
Dott. Massimiliano Gerardi
Consulente del lavoro e docente area paghe e contributi presso Progetto Marconi