Intervista a Valentina Farassino, architetto entusiasta e…illuminato!
Ciao Valentina, intanto grazie per questo progetto. Arrediamo! sta avendo molto successo, sia come formula e sia per i contenuti. Ci spieghi meglio qual è l’obiettivo dell’edizione in partenza il 17 maggio?
Ciao! Sono molto contenta! Tutti noi siamo legati in qualche modo al concetto di bellezza e quindi avere gli strumenti per “decifrare” meglio gli ambienti e svilupparli affinché raggiungano la migliore resa è senz’altro un qualcosa di interessante, se non…di appassionante, visto che io ne ho fatto un lavoro che mi dà entusiasmo tutti i giorni!
Oltre alle certamente importanti questioni tecniche (altezze, larghezze, aspetti normativi etc), un ambiente pone infatti una serie di domande di grande rilevanza: quali materiali e quali finiture sono da inserire all’interno della casa? Come scegliere che tipo di legno? Rovere, abete, ciliegio? Ed una volta che si è deciso di utilizzare della pietra o delle piastrelle, di cosa stiamo invece parlando? Di marmo, di granito, di conglomerati, di monocotture? E di quale colore, con quale texture? Lo stesso discorso vale per l’illuminazione, per le carte da parati o per i colori. Ecco, il corso fa incursione in tutti questi argomenti per uscirne il più possibile con le idee chiare!
Valentina, quali sono i destinatari del corso?
Il corso è aperto a curiosi e appassionati che vogliano ricevere strumenti utili a valorizzare gli spazi e gli ambienti, per poter poi giocare con la propria creatività! Dopo aver insegnato anni interior design sotto l’aspetto più tecnico, ho notato che manca la conoscenza basilare per scegliere i colori, i materiali e le finiture, che poi, sono gli aspetti che rendono la nostra casa speciale e unica! I destinatari, sono quindi tutte le persone che amano l’interior design e l’arredamento e che si vorranno mettere alla prova con esercitazioni pratiche in classe. Non solo teoria ma anche pratica, ti assicuro che sarà molto ma molto divertente!
Veniamo a te, architetto e docente tra i più qualificati nel settore. Cosa ti piace di più del tuo lavoro di professionista?
La parte del lavoro che amo di più è proprio la ricerca delle finiture e dei colori. In questo modo un’ambiente può cambiare tantissimo ed ho la possibilità di realizzare i sogni dei miei committenti. Per fare questo c’è bisogno di una grande preparazione e bisogna tenersi costantemente aggiornati. Riguardo alle trasformazioni ti faccio vedere due interventi con le foto del prima e del dopo, perché in teoria si può dire tutto ma io preferisco far parlare le immagini!



E del tuo ruolo di docente cosa apprezzi di più?
Ricordo la mia prima docenza nel 2009, era per il corso del terzo anno allo IED (Istituto Europeo di Design), ero spaventata. Non sapevo se sarei riuscita ad “insegnare”. Dopo le prime tre ore ero entusiasta, lo scambio che si riesce ad avere con gli allievi è inspiegabile! Tutti i miei allievi mi hanno donato molto e spero di aver dato loro gli strumenti per comprendere più profondamente la materia.
Parliamo un po’ del corso. Una cartolina per chi fosse a secco di idee: perché materiali luci e colori sono così importanti?
Provo a spiegartelo così. Spesso accade che un cliente, dopo aver svolto con un professionista la parte del lavoro più tecnica e normativa, pensa di poter fare da solo. Qui nascono i problemi. Come riuscire a scegliere un colore realizzato con pigmenti puri o prendere una tinta lavabile scelta da una cartella colori? Oppure nella scelta di una luce, come capire la differenza tra led e incandescenza? Bisogna anche riuscire a capire un corpo illuminante ( applique, sospensione, piantana etc..) che effetto di luce ci dà. La luce spesso, arreda di più di un mobile, bisogna saperla usare sapientemente.
Cosa dobbiamo intendere per home decor?
In parole povere l’home decor è la decorazione della casa. Spesso questo termine viene confuso con l’arredo di oggetti ( quadri, cuscini e tendaggi per intenderci). L’home decor è invece l’arte sapiente di vestire la propria casa: con i colori, i materiali e le finiture.
Puoi anticiparci alcune pillole informative sulle tendenze 2017 da “donare” ai nostri lettori?
Molto volentieri! Sicuramente lo stile “Raw” che tradotto letteralmente vuol dire crudo, quindi l’uso di materiali e superfici “nude” come il cemento o i mattoni a vista. Va molto bene lo stile “Wild” che va a toccare tutti i temi della natura da quella africana a quella nordica. Grande attenzione allo stile “Gispy” e a quello “orientale”. Continua a fare tendenza, ma in modo meno invasivo, lo stile Shabby Chic, magari avendo solo un pezzo in casa.
Siamo arrivati al termine della chiacchierata. Grazie Valentina per il tuo tempo e il tuo entusiasmo. Ci vediamo il 17 maggio!
Valentina Farassino
Architetto e docente area design presso Progetto Marconi